Perché studiamo (se poi dimentichiamo)?

Perché studiamo (anche se dimentichiamo)

La guida che ti spiega perché studiamo (anche se dimentichiamo), la mente multipotenziale, il cono dell'apprendimento e tanto altro.

Pubblicato il Scritto da Matteo Feduzi Crescita Personale Nessun commento

Lo ammetto, non sono mai stato un grande studioso (almeno alle superiori). La mia media oscillava sul 7 e quando arrivavo al 6 ero contento. Ma già allora mi chiedevo: “Perché studiamo?”.

Non ho mai preso lo studio come una missione, non mi interessava studiare e le uniche materie che veramente mi interessavano si contavano nella metà di una mano.

È proprio questo che mi ha spinto a seguire una strada completamente diversa rispetto a quella dei miei coetanei, ma questa è tutta un’altra storia che puoi trovare anche nella mia pagina chi sono.

Ora parliamo di studio e come mai mi sono sempre sbagliato.

Sei pronto/a? Andiamo a tutto Ikigai! 😉

Perché studiamo?

Quando andavo ancora alle superiori pensavo che si studiava per un semplice motivo: “apprendere più cose possibili su ciò che si sta studiando”.

Sbagliato, sbagliato e ancora sbagliato. Quando si studia una materia non stai studiano il singolo argomento, ma la materia stessa.

Se ad esempio studi il PHP in informatica non stai studiando questo semplice linguaggio di programmazione, ma stai studiando ciò che c’è alla base. Studi la materia.

Il futuro è sempre dietro l’angolo e se ti soffermi a cercare di capire il PHP solo nella sua parte superficiale cadrai completamente il giorno che uscirà un nuovo linguaggio di programmazione.

Dunque (almeno se studi ingegneria informatica) il mio consiglio è quello di soffermarti al pensiero logico-razionale e capire come il mondo funziona ad “if” ed “else”, “AND” o “OR”.

Perché studiamo
Perché studiamo

Hai capito dove voglio arrivare? Studia sempre ciò che è alla base, per studiare il superficiale ci sono tantissimi siti che mostrano come utilizzare quella determinata funzione, ma nessuno ti regala una mente da informatico o da economista.

Si Matteo, tutto bello, ma allora perché mi chiedono di sapere a memoria la funzioncina? Ebbene considera che molti professori non lo fanno, ma è anche vero che ce n’è sono tanti altri che fanno il loro lavoro giusto per portare a casa uno stipendio.

La multipotenzialità

“Se fai tutto allora non farai mai niente”. Quante volte hai sentito questa frase?

Ebbene lascia che ti dica una cosa, questa è l’ennesima presa per i fondelli.

La capacità di avere più interessi e di saperli applicare viene definitiva “multipotenzialità” e queste persone sono proprio come identifica la parola stessa.

Chi ha una multipotenzialità si può definire opposto allo specialista ed è dotato di formidabili capacità. Generalmente è una persona che ha più interessi e attività, una forte curiosità intellettuale, creatività ed eccelle in più settori.

Molte persone hanno fatto successo unendo le loro capacità e non ti devi sentire in dovere di sceglierne solo una, piuttosto perché non le unisci creando una tua nicchia che un giorno potrebbe essere seguita da milioni di persone?

Il cono dell’apprendimento di Edgar Dale

Edgar Dale era un educatore americano che ha sviluppato il cono dell’apprendimento (o cono dell’esperienza) e viene rappresentato come segue.

Cono dell'apprendimento di Edgar Dale
Cono dell’apprendimento di Edgar Dale

Dopo 2 settimane tutto ciò che ricordai è identificato dal grafico. Considera che questi valori sono una media e possono influenzare tante altre cose, come:

  • Sonno REM: l’alcool è uno dei più grandi soppressori di sonno REM che conosciamo, cerca di evitarlo almeno prima di una sessione (lo abbiamo visto nella guida su come dormire meglio per aumentare l’efficienza);
  • Quanto ti piace la materia che stai studiando: per il cervello “mi piace = utile, figo, lo ricordo”. Stessa cosa funzionano al lato opposto, ad esempio nel disturbo da stress post traumatico, solo che non lo ricordi attivamente.

Qual è il mio consiglio? Studia sempre in modo attivo, cercare di bere poco e vedi il modo di farti piacere quella materia (guardala con occhi diversi).

Conclusioni

Siamo arrivati alla fine di questa guida e io spero con tutto il cuore di averti trasmesso tutto ciò che potevo. La prossima volta che prenderai in mano un libro pensa alle mie parole e non dimenticare:

Conoscenza è potere, ma lo è ancor di più la capacità di arrivare a un pensiero con la propria astuzia e immaginazione.

Non cedere mai e non trascurare la tua mente multipotenziale, io credo in te.

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