Benefici del freddo per la salute

Benefici del freddo per la salute

La guida ideale per chi vuole scoprire tutti i benefici del freddo per la propria salute, benessere ed efficienza personale.

Pubblicato il Scritto da Matteo Feduzi Biohacking, Crescita Personale Nessun commento

Quante volte ti è capitato di sentire freddo e di dire tra te e te: “mi prenderò sicuramente un malanno”? E se ti dicessi che in realtà i benefici del freddo sono svariati? Lo so, potresti non credermi e pensare che io sia pazzo, ma lascia un secondo che ti spieghi la mia storia.

Devi sapere che sono sempre stato (e lo sono tutt’oggi) un tipo molto freddoloso. Non ho mai amato il freddo. Insomma, sono sempre stato un tipo da spiaggia, T-Shirt e occhiali da sole. Ma allora com’è possibile che adesso cerco di espormi volontariamente al freddo?

Il tutto iniziò quando un caro amico mi parlò di Wim Hof, una persona per molti apparentemente non sana di mente che in realtà mi affascinò fin da subito. La prima cosa che mi chiesi fu la seguente: “Come mai questa persona si immerge tra le acque dei ghiacciai dell’Islanda? E perché scala vette come il Kilimangiaro, un monte di quasi 6.000 metri con solo dei pantaloncini? Cosa non sto vedendo?”.

Wim Hof e i benefici del freddo

Da allora ho deciso di studiare l’argomento e dopo aver letto il suo libro, visto i suoi video e ottenuto più informazioni possibili sono arrivato alla seguente conclusione:

Il freddo è indubbiamente un tocca sana per la salute fisica e mentale!

Ora però andiamo al sodo, sei pronto? Eureka, si parte! 😉

Se vuoi approfondire l’argomento e conoscere tutti i benefici del freddo ti consiglio di leggere il libro: la forza nel freddo di Koen De Jong e Wim Hof.

Quali sono i benefici del freddo?

Il freddo aiuta:

  • il cuore e la circolazione sanguigna;
  • ad ottenere una pelle migliore;
  • ad ottenere capelli splendenti;
  • a migliorare i livelli di energia rilasciando endorfine e adrenalina;
  • a rafforzare il sistema immunitario;
  • e tanto altro.

Ma perché l’esposizione al freddo fa così bene?

In realtà uno dei motivi principali dei benefici del freddo è annesso alla chiusura e alla riapertura dei vasi sanguigni corrispettivamente durante l’esposizione al freddo e poi al ritorno della normale temperatura. Questo svolge un vero e proprio allenamento, un pò come quando facciamo allenamento fisico.

Piccola curiosità: sapevi che il corpo umano contiene all’incirca 100.000km di vasi sanguigni, una cifra che potrebbe fare il giro del mondo 2,5 volte?

Attenzione però a non esagerare, è sempre bene partire poco per volta, magari esponendo gli arti le prime giornate. La temperatura del corpo non dovrebbe mai scendere sotto i 35°, temperatura sotto la quale si verifica lo stato di ipotermia.

Un’altra cosa da non tralasciare è la trasformazione del grasso bianco a grasso bruno quando ci si addestra al freddo.

Il grasso bianco ha pochissimi mitocondri ed è una riserva di energia del corpo, ma non è un’energia che serve per l’attività energica di tutti i momenti. Questo viene raccolto nei classici punti di accumulo di uomo e donna.

Il grasso bruno invece è composto da piccole goccioline lipidiche e un gran numero di mitocondri e serve per bruciare calorie, ma specialmente generare calore. Questo si trova sopratutto nella parte anteriore e posteriore del collo, anche nella parte superiore della schiena.

È possibile influenzare il sistema nervoso autonomo?

La risposta è si. Possiamo influenza il nostro sistema nervoso autonomo. Wim Hof ce lo ha dimostrato.

Ma se sei agli inizi ti chiederai: “cosa è? E a cosa mi serve saperlo?”. Lascia che ti spieghi.

Il sistema nervoso autonomo è formato da due parti:

  • il sistema parasimpatico;
  • il sistema simpatico.

Il sistema parasimpatico è collegato al rilassamento e perciò viene definito anche “pedale del freno” dell’organismo. Quando è attiva, la frequenza cardiaca è bassa e la respirazione tranquilla. L’apparato digerente è attivo e la circolazione sanguigna buona.

Il sistema simpatico è collegato all’azione e perciò viene definito anche “l’acceleratore” dell’organismo. Se predomina, ci troviamo in modalità “attacco e fuga”, respiriamo più rapidamente, l’apparato digerente interrompe momentaneamente il lavoro e la frequenza cardiaca aumenta.

Il sistema nervoso autonomo dunque governa vari processi nel corpo come ad esempio:

  • la respirazione;
  • il funzionamento dell’apparato digerente;
  • la temperatura;
  • la pressione del sangue;
  • la frequenza cardiaca;
  • la dilatazione e contrazione dei vasi sanguigni;

Se riusciamo a gestirlo come fa anche Wim Hof tramite la respirazione allora possiamo auto-migliorarci e lasciar perdere una volta per tutte la parola “autonomo” dopo “sistema nervoso”.

Un esercizio di esposizione al freddo da svolgere a casa

Un esercizio semplice che può fare chiunque è il seguente.

Quando vai sotto la doccia, con l’acqua ancora calda, inizia a focalizzare l’attenzione sul tuo respiro e inspira ed espira lentamente. Continua per un minuto, dovresti rientrare tra le 6 e le 10 respirazioni.

Considera che varie persone in occidente hanno una frequenza respiratoria che va anche sopra i 22 atti al minuto, un numero veramente enorme e che con il tempo può portare varie problematiche. La frequenza respiratoria consigliata è dai 10 ai 16 atti al minuto. Si parla di tachipnea nel caso in cui l’adulto superi i 20 respiri al minuto. Con una respirazione si intende un’ispirazione ed espirazione.

Una volta eseguito l’esercizio di respirazione fate scorrere l’acqua fredda. Normalmente inizierete a tremare e a respirare più velocemente perché il freddo produrrà uno shock. Il trucco sta tutto nel tornare a respirare tranquillamente.

Ma perché la respirazione aiuta a sentire meno il freddo?

Il nostro corpo contiene un insieme di recettori noti come “Transient Receptor Potential Channels” (TRP) che rispondono a vari stimoli, tra cui quelli del freddo.

Possiamo dare una classificazione delle varie gamme di temperatura ottenuta dai recettori come segue:

  1. Calore intenso: per temperature oltre i 42°C;
  2. Calore moderato: per temperature dai 22° ai 41°C;
  3. Freddo: per temperature al di sotto dei 22°C;
  4. Freddo intenso: per temperature al di sotto dei 7°C.

Ora ti starai chiedendo: “tutto bellissimo, ma come mai Wim Hof riesce a stare senza molta difficoltà anche a temperature di -25°C? Solo tramite la respirazione?”

Esatto, proprio così. Hof, attraverso la sua tecnica di respirazione, riesce a far arrivare il pH a 7,7 e a questo livello i recettori del dolore si disattivano. In pratica i recettori della temperatura continuano a funzionare, ma non sono più collegati al dolore e alla paura.

Così facendo quando ci esponiamo a una temperatura più fredda non la percepiamo, ma continuiamo comunque ad ottenere tutti i suoi benefici.

Quali sono i risultati di chi ha seguito il Wim Hof Method?

Le persone che hanno seguito il Wim Hof Method hanno riscontrato:

  • di dormire meglio;
  • camminare o fare sport più spesso;
  • apprezzare maggiormente la luce del giorno;
  • di camminare a piedi scalzi;
  • e di mangiare meno.

Sicuramente conosci già i benefici dei primi tre punti e dell’ultimo. Ma come mai camminare a piedi scalzi viene definito un beneficio?

Viene definito tale perché quando si cammina scalzi si porta più peso sulla parte anteriore del piede, riducendo il suo arco longitudinale. Inoltre vengono allenati del muscoli del piede che difficilmente si allenano quando indossiamo le scarpe.

E non finisce qui! Devi sapere che la terra ha una carica negativa (mentre l’aria è piena di ioni positivi) e il contatto con quest’ultima ha un effetto positivo sulla nostra salute riportando l’equilibrio di cui abbiamo bisogno, specialmente in un mondo in cui cellulari, comunicazioni wireless e tanto altro generano ancor più ioni positivi.

Un piccolo accenno alla respirazione g-Tummo

La tecnica g-Tummo unisce respirazione e visualizzazione. Si inspira profondamente e si espira lentamente. Nel farlo, il praticante visualizza delle fiamme per aumentare la temperatura del corpo.

Meditazione g-Tummo per trarre benefici del freddo

Questa pratica viene seguita da delle monache che riescono a portare la loro temperatura anche a 38,3°C asciugando dei panni completamente freddi e bagnati nelle quali vengono avvolte.

Questa pratica è stata ripresa molto da Wim, spogliandola dei termini orientali.

Conclusioni

Incuriosito ho subito praticato gli insegnamenti appresi e anche se ancora è troppo presto per dire di aver ottenuto dei benefici concreti posso affermare che la tecnica di respirazione indicata da Wim funziona.

Sono riuscito ad accogliere il freddo in maniera molto più naturale e non vedo l’ora di continuare. Aggiornerò questo articolo ogni qual volta avrò degli aggiornamenti da indicare, quindi rimani aggiornato!

Se nel frattempo hai delle domande, pensi che l’articolo contenga degli errori o che io abbia tralasciato qualcosa fammelo sapere direttamente nei commenti.

Ah giusto… hai già letto l’articolo padre su come migliorare la propria morning routine?

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